Tu che cerchi la luce,
sprofonderai nelle tenebre,
tu che ami i profumi,
sarai preda del lezzo,
pietra di sale, gelida,
senza albe né tramonti,
senza libri né musica.
Non affannarti invano
per eredi ingrati
che mai conoscerai.
Non darti pena di emergere
né di ottenere il plauso
dei colleghi di servaggio,
che cadrai egualmente
nella notte senza sogni
senza sole né amore.
Nessuno si ricorderà di te,
homo tornato all’humus.
Libero alfine dalle vanità
e dai dolori della vita,
non troverai pace
neppure nella tomba,
coi sensi spenti.
Non so se consigliarti
L’amicizia e la pietà
o la ferocia e l’odio
per i compagni di viaggio.
Nel tuo breve soggiorno
al di qua della Rocca,
prima di andar di là
e restarvi per sempre;
ama almeno chi t’ama.
Salvatore Termini